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IL TALLONE DIACHILLE

SPERONE CALCANEARE & FASCITE PLANTARE QUANDO E PERCHE’?


Con l’articolo di oggi vogliamo trattare una parte del corpo di cui si sente poco parlare, se non per la citazione della legenda “il tallone d’Achille”. Può essere vittima di diverse patologie che scopriremo insieme.

SPERONE CALCANEARE & FASCITE PLANTARE QUANDO E PERCHE’?

che causa dolore dal tallone fino all'avampiede.

Le due patologie La prima patologia riguardante il tallone è lo sperone calcaneare, una crescita ossea che si forma sulla superficie inferiore del calcagno (l'osso del tallone).

Questa condizione è spesso associata alla fascite plantare, anche nota come fasciite plantare, una condizione di infiammazione hanno in comune la combinazione di fattori che le scatenato, tra cui:

Ø tensione cronica sulla fascia plantare e sui muscoli del piede

Ø una postura scorretta

Ø forte attività che mette sotto stress il tallone

Ø sovrappeso / obesità, che aumentano il carico sul tallone durante la camminata o la corsa

Ø scarpe inadeguate o senza supporto sufficiente per l'arco del piede

Ø infortuni al tallone o alla fascia plantare

Ø Piedi piatti o arcate molto elevate. 

COSA FARE QUANDO INSORGE IL PROBLEMA?


Il trattamento dei sintomi causati mira a ridurre l'infiammazione, alleviare il dolore e prevenire la sua ricomparsa.

I sintomi comuni includono dolore e rigidità al tallone, che spesso peggiorano al mattino o dopo il riposo prolungato, come alzarsi da una posizione seduta o dopo il sonno notturno. La diagnosi viene spesso effettuata tramite esame fisico e i sintomi del paziente.

ETA’ MEDIA DELLA PATOLOGIA? 


Non possiamo affermare che esista un’età media associata ai sintomi dello sperone calcaneare.

È evidente però che dolore e rigidità al tallone sono più comuni negli adulti e negli anziani a causa di fattori di rischio accumulati nel tempo.

La patologia può lo stesso verificarsi in persone più giovani se coinvolte in attività fisiche ad alto impatto o in caso di infortuni al tallone.

RIMEDI 


Evitare attività fisiche eccessive o ad alto impatto che possano aumentare il dolore al tallone. Dare al piede il tempo di guarire è importante per ridurre l'infiammazione.

Applicare ghiaccio sulla zona dolorante per circa 15-20 minuti, diverse volte al giorno, per ridurre l'infiammazione e alleviare il dolore.

Eseguire regolarmente esercizi di stretching per la fascia plantare e i muscoli del polpaccio, sia al mattino che durante il giorno. Allevia la rigidità e la tensione nella zona del tallone.

Plantari e scarpe appropriate: utilizzare plantari o solette ortopediche per fornire un adeguato supporto dell'arco del piede e ammortizzazione al tallone. Scegliere scarpe con un buon supporto e un'ammortizzazione adeguata per ridurre il carico sul tallone.

I farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), come l'ibuprofene o il naproxene, possono aiutare a ridurre il dolore e l'infiammazione. Tuttavia, consultarsi sempre con un medico prima di assumere qualsiasi farmaco, soprattutto se si stanno già assumendo altri farmaci o si hanno condizioni mediche preesistenti.

La fisioterapia può essere utile per migliorare la flessibilità e la forza dei muscoli del piede e della gamba, riducendo così la pressione sul tallone anche l’utilizzo di onde d’urto può essere un efficace alla risoluzione o alla riduzione del problema .

Un massaggio mirato alla zona interessata può aiutare a ridurre la tensione muscolare e migliorare la circolazione, contribuendo al sollievo dal dolore.

Il taping del tallone, bendaggio neuromuscolare, può essere usato per fornire supporto e alleviare la pressione sulla fascia plantare e sullo sperone calcaneare.

Per le persone in sovrappeso o obese, la perdita di peso può ridurre il carico sul tallone e aiutare a ridurre il dolore.

Riscaldare adeguatamente i muscoli del piede e delle gambe prima di iniziare qualsiasi attività fisica o sportiva.

Consultare un medico per una diagnosi accurata e per ricevere un piano di trattamento adeguato rimane la regola principale da seguire. In alcuni casi, potrebbe essere necessario trattamenti più intensivi come iniezioni di corticosteroidi o terapie fisiche specializzate; o come ultima opzione per le situazioni più gravi la chirurgia.

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