IL GIUSTO EQUILIBRIO E LA NOSTRA POSTURA
PIEDE E POSTURA
Rubrica a cura del
dott. valter iozzelli

IL RECETTORE PODALICO
In medicina e biologia, un recettore è definito come qualsiasi struttura in grado di rispondere a stimoli esterni o interni, generando una reazione specifica. I recettori possono modificare la postura in base all’equilibrio e all'asimmetria richiesti dal corpo. Oltre a orecchio, occhio e bocca, anche i piedi giocano un ruolo fondamentale nel condizionare il tuo atteggiamento nello spazio.
L'obiettivo di ogni specialista in piedi e postura è aiutare il paziente a ottenere una condivisione efficace del proprio corpo nello spazio.
Un esame visivo che inizia dal basso, presupponendo una valutazione podalica, è essenziale per monitorare eventuali squilibri posturali. Nei pazienti diabetici e in quelli affetti da vasculopatia periferica, questo esame dovrebbe essere effettuato almeno due volte all'anno e includere una valutazione approfondita del piede, con particolare attenzione alla vascolarizzazione e all'integrità neurologica.
Le persone con queste patologie sono anche raccomandate a ispezionare i propri piedi autonomamente almeno una volta al giorno.
Il riconoscimento visivo deve seguire un andamento dal basso verso l'alto, poiché nell'essere umano le informazioni originano dal piede: in posizione eretta, l'uomo si comporta come un pendolo inverso, il cui equilibrio è sostenuto da un triangolo di supporto i cui vertici sono rappresentati dai piedi, con il capo che funge da apice. Qualsiasi deformazione o asimmetria influirà sull'equilibrio e sulla postura dell’individuo, che potrà sviluppare un atteggiamento posturale di natura causativa o adattativa. Questa postura scorretta può dar luogo a fastidi o deformità.
Come già evidenziato, la struttura di questo pendolo inverso è costituita dai muscoli e dalle numerose piccole ossa che formano il complesso delle caviglie e dei piedi. Questi ultimi fungono sia da esorecettori che da endorecettori, svolgendo un ruolo fondamentale nell'interazione tra l'individuo e il terreno, attutendo gli impatti e adattandosi. Dato che la pianta del piede non presenta una forma rettangolare e piana, essa entra in contatto con il suolo attraverso l'arco plantare, la punta e il tallone. Tuttavia, se il piede non riesce a svolgere adeguatamente questa funzione di adattamento, si comporterà come un tavolo con una gamba più corta. Se inizialmente il processo è reversibile, col passare del tempo l'adattamento del piede e della postura tende a diventare fisso, rendendo necessario un intervento per ripristinare la reversibilità o per correggere gli aspetti che non possono essere modificati.
Tutte le irregolarità che impediscono al piede di mantenere la sua reversibilità, adattabilità e di svolgere correttamente le sue funzioni d’appoggio danno origine a varie patologie: la maggior parte di esse è riconducibile a alterazioni anatomiche o funzionali delle strutture articolari o extra-articolari e raramente indicano una malattia sistemica. Se alcune di queste condizioni patologiche sono di lieve entità, altre hanno un impatto significativo sull'intera postura dell'individuo, accentuando la loro gravità fino a causare dolori e difficoltà nei movimenti. Trovare un rimedio dal punto di vista causativo e adattativo è essenziale per garantire il benessere del piede e una postura corretta.
Valter Iozzelli
SPECIALISTA IN tecnica ortopedica
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